martedì 27 dicembre 2016

Step 25 - Sintesi finale

Caro Rosso Veneziano,

la nostra esperienza insieme è giunta al termine. Questi mesi li ho passati ad analizzarti, studiarti e cercarti, a volte invano, all'interno delle sfumature presenti nelle "cose" di questo mondo.

Ho capito come catalogarti (Step 03), ho compreso che la tua accezione cromatica ha abbastanza personalità per potersi distinguere dalle altre sfumature di rosso (Step 01) e che la tua bellezza è riuscita a farsi conoscere in tutto il mondo (Step 02).

Sei riuscito a stupirmi, passo dopo passo, dimostrandomi che, seppur non fossi molto famoso, c'eri e ci sei sempre stato a dare lucentezza e spessore ai personaggi all'interno delle mitologie (Step 04); a colorare le paure, le fortune e le superstizioni dei nostri tempi (Step 08); e a dare un tono deciso, romantico e caloroso ai fenomeni fisici (Step 06) e a quelli chimici (Step 14).

Più imparavo a conoscerti e più non potevo ignorare come fossi presente in ogni momento della vita. Ti ho trovato nei momenti di svago: all'interno di canzoni (Step 05), nei film (Step 07), citato nei fumetti (Step 13) e nei documenti (Step 11); ti ho trovato durante i pasti, all'interno delle ricette più buone e gustose (Step 12); mi hai accompagnato in giro per la città durante le passeggiate, colorando le pareti degli edifici (Step 22), le vetrine dei negozi (Step 20), gli spazi pubblicitari (Step 15) e dando forza e tonalità agli emblemi che ci circondano (Step 10).

Ho notato inoltre di non essere stato l'unico ad averti conosciuto e apprezzato per quello che sei: ho visto come sei riuscito ad essere l'elemento caratterizzante di alcuni personaggi all'interno della storia (Step 21); come, quasi quindici secoli fa, ti avessero già scelto per diventare un simbolo nazionale (Step 23); come le aziende ti hanno cercato ed usato per conferire personalità ai propri loghi (Step 17); o come gli artisti di ogni epoca abbiano scelto la tua freschezza per creare atmosfere sulle tele dei quadri (Step 18) o sugli oggetti di design più moderni (Step 16).

Insomma, mio caro Rosso Veneziano, mi hai davvero stupito.
Proprio per questo, io stesso ho voluto renderti omaggio facendoti tre regali: ho trovato per ogni lettera dell'alfabeto una parola a te cara (Step 09); ho scritto una tua descrizione per valorizzarti e far capire quanto tu sia importante (Step 19); e ti ho rappresentato graficamente sotto forma di "nuvola di parole" (Step 24).

In conclusione, dopo essermi reso conto di ciò che è stata la nostra esperienza insieme, non mi rimane che ringraziarti: infatti, grazie a te e al tuo essere così poco noto, ho imparato cosa significa cercare davvero a fondo qualcosa e come non disperare nel caso non si riuscisse a trovare ciò che si è sperato ma continuare ad andare avanti cercando di reinventarsi e di trovare qualche altra soluzione.

Un ringraziamento va anche al corso di Storia delle Cose che mi ha permesso di scoprire questa nuova tipologia e metodologia di lavoro e di conoscere a fondo uno dei colori più belli del mondo:


il Rosso Veneziano.

lunedì 26 dicembre 2016

Step 24 - La "nuvola del colore"


Ecco qui di seguito lo schema cloud delle parole chiave caratterizzanti il Rosso Veneziano. Vi possiamo trovare al suo interno aggettivi caratterizzanti il colore stesso o semplicemente oggetti, artefatti, personaggi o rimandi che siano collegati al colore in questione.


La cloud delle parole non ha una forma casuale, essa infatti è la mappa della città di Venezia vista dall'alto. La scelta di questo riferimento per descrivere al meglio il rosso veneziano è dovuta dal fatto che, indipendentemente da tutte le realtà ad esso legate, Venezia è la vera e propria madre di questo colore poiché a lei si deve la sua nascita, i suoi primi usi all'interno della vita comune e l'espansione del suo nome che lentamente ha fatto conoscere al mondo intero che, tra le mille sfumature del rosso, esiste anche lui: il rosso veneziano.

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Step 23 - Il colore selvaggio

Il rosso veneziano è un colore "giovane". Fu scoperto in Europa nel tardo Medioevo e trovò difficile essere riconosciuto come un colore a sé stante nelle altre culture, in cui predominavano già da tempo altri tipi di pigmenti rossi.
E' quindi difficile attribuire un valore "selvaggio" ed accostarlo a mitologie antiche o usanze da parte di tribù o antiche comunità data la sua nascita tardiva e la poca notorietà che lo contraddistinse nei primi tempi.

Tuttavia ci fu una popolazione che usò per prima in assoluto il rosso veneziano e lo rese famoso e parte della storia: Venezia. Questo infatti è il colore principale della storica ed indimenticata bandiera della Serenissima Repubblica di Venezia.



La Bandiera Veneta, talvolta detta "Gonfalone di San Marco", ha origine quasi 15 secoli fa e rappresenta la storia di un Popolo, quello Veneto; operoso ed onesto. Su di essa vi è raffigurato il Leone di San Marco (bianco o dorato) su sfondo rosso veneziano, colore della città e colore che viene associato soprattutto alla forza militare (al rosso in generale veniva attribuito questo uso sia dall'epoca romana). La bandiera presenta inoltre 6 code rappresentanti i 6 Sestieri di Venezia.

Il Leone di San Marco è secolare simbolo della città di Venezia, della sua antica Repubblica e attuale simbolo del Comune e della Provincia di Venezia, nonché della Regione Veneto e di numerosi altri enti ed amministrazioni civili e militari.

La bandiera Veneta ha visto varie versioni, in quella più diffusa, il Leone di San Marco regge aperto un libro recante la scritta in lingua latina "Pax tibi Marce Evangelista Meus".

Tuttavia esistono numerose interpretazioni simboliche possibili riguardo alla combinazione tra spada e libro:
  • il solo libro aperto è ritenuto simbolo della sovranità dello Stato (numerose le raffigurazioni dei dogi inginocchiati davanti a tale rappresentazione);
  • il solo libro chiuso è invece ritenuto simbolo della sovranità delegata e quindi delle pubbliche magistrature;
  • il libro aperto (e la spada a terra non visibile) è ritenuto popolarmente simbolo della condizione di pace per la Serenissima, ma ciò non è suffragato da alcuna fonte storica;
  • il libro chiuso e la spada impugnata è invece popolarmente, ma erroneamente, ritenuto simbolo della condizione di guerra;
  • il libro aperto e la spada impugnata sarebbe infine simbolo della pubblica giustizia.
Non rare le raffigurazioni in cui il leone poggia le zampe anteriori su una terra in cui spesso compare anche una città turrita e quelle posteriori sull'acqua: tale particolare rappresentazione intendeva indicare il saldo potere di Venezia sulla terra e sul mare

Il leone alato con il libro aperto è un simbolo ricorrente ed è ancora oggi murato sulle porte delle città che facevano parte della Repubblica, oltrechè su palazzi pubblici e privati. La bandiera di San Marco era affissa in ogni capoluogo della Serenissima Repubblica di Venezia, che provvedeva a far spedire ad ogni città supplicante, gratuitamente ed a cura dell'arsenale, un apposito palo, che veniva periodicamente sostituito quando deteriorato.

Per la grandezza e la lealtà a quella grande Serenissima Repubblica, ancor oggi la bandiera Veneta è maggiormente riconosciuta come una bandiera identitaria di un intero popolo e non della sola città, Venezia, ed ognuno può detenerla ed esporla con orgoglio e senza paura. Difatti, tale bandiera non ha un significato politico; la bandiera Veneta è di tutti ed è una bandiera di pace e rettitudine.


mercoledì 14 dicembre 2016

Stepp 22 - Il colore in architettura

- Esempio di un'opera architettonica che si identifichi nel colore Rosso Veneziano:

Casa Veneziana 
Pirano, Slovenia





All'angolo della strada IX Corpo e Piazza Tartini si trova la Casa Veneziana, un edificio meraviglioso in rosso veneziano e il miglior esempio di architettura gotica veneziana conservato a Pirano. 


E' stato costruito nella metà del XV secolo, considerato il più antico edificio in piazza, ed è stato eretto da una delle più potenti famiglie di Pirano, la famiglia Del Bello. La facciata è riccamente decorata con elementi architettonici e decorazioni ovvero rilievi in ​​pietra tipici del gotico veneziano. 
Sulla facciata principale, quella prospiciente la piazza Tartini, al primo piano vi è una finestra trifora gotica ad arco acuto e decorazione tipica per l'architettura del periodo. Tra gli archi acuti si trovano rilievi di rosette di pietra. Oltre alla trifora al primo piano si trova un bellissimo balcone angolare con una balaustra in pietra. La balaustra è composta da sottili pilastri che terminano con capitelli a forma di cesti, mentre la piastra sopra di essa agli angoli e al centro è decorata con teste umane in piena scultura. All'angolo dell'edificio vi è un'altra testa umana, qui come rilievo in pietra. Il secondo della Casa Veneziana si apre verso la alla piazza con due finestre, monofore riccamente decorate. Entrambe hanno un davanzale sorretto da mensole con teste di leone scolpite. Tra le monofore vi è una targa in pietra su cui è scolpito un leone, e tra le sue zampe vie è la scritta "Lassa pur dir" (lascia che parlino), attorno al quale vi è una polemica circa la sua interpretazione. 
Esiste una leggenda che dice che una giovane ragazza di Pirano e un ricco mercante di Venezia si innamorarono, e le male lingue a Pirano rendevano difficile la vita alla ragazza, mentre il suo amato era in viaggi lontani. A causa delle sue continue lamentele, il divertente commerciante fece costruire la targa.


- Esempio di una presenza del colore Rosso Veneziano in un trattato di architettura:


RIVISTA: 

Bollettino d'Arte - Ministero per i Beni e le Attività Culturali


Il BdA nasce nel 1907 con la guida di Corrado Ricci, allora Direttore Generale dell'Amministrazione di Antichità e Belle Arti, come organo mensile d'informazione del settore del patrimonio artistico nazionale, perlopiù a cura dei funzionari interni al settore dell'amministrazione, poi via via aperto a collaboratori esterni.

ARTICOLO: Materiali e tecniche di esecuzione degli intonaci dell'architettura veneziana

A CURA DI: Emanuele Armani

ESTRATTO: "...sono comunque tutti concordi nel privilegiare il periodo gotico rispetto agli altri, e quindi nel rivalutarne il colore caratteristico, ritenuto il rosso veneziano, nei confronti del bianco. ..."

giovedì 8 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti

Per quanto riguarda i personaggi legati al rosso veneziano, direttamente o in senso lato, si possono citare:

Veronica Franco
  (Venezia, 1546 – Venezia, 22 luglio 1591)

Nata a Venezia nella metà del '500 è rimasta nei secoli il più "nobile" esempio di cortigiana veneziana. Nella sua casa si eseguivano concerti di musica, dibattiti di filosofia e letture di poesie. I suoi capelli erano di un bel rosso veneziano.

E' passata alla storia come la cortigiana che è stata capace di evadere dalla sua situazione di semplice prostituta approfittando delle conoscenze che il suo mestiere poteva offrirle.
C'erano infatti due categorie di cortigiane: quelle di basso rango che vivevano in casa malsane e che erano frequentate dal popolino e quelle d'alto rango. Queste cortigiane erano invidiate soprattutto dalle nobildonne, schiave di mille regole, per la libertà che esse godevano e per le importanti amicizie che potevano assicurarsi. I loro abiti sono elegantissimi e famose sono le loro chiome del colore detto "rosso veneziano".

Veronica era famosa anche all'estero. Durante un banchetto in onore del futuro re di Francia, Enrico III, ebbe l'onore di essere portata nuda su di un enorme piatto da portata.

All'età dei quarant'anni volle cambiare vita e, con l'aiuto di alcuni patrizi, fondò la "Casa del Soccorso" ai Carmini, dove si accoglievano le cortigiane che volevano "cambiare vita". Da lì uscivano monache, donne da sposare o ottime lavoratrici.




Pier Maria Pasinetti  (Venezia, 24 giugno 1913 – Venezia, 8 luglio 2006)

E' stato uno scrittore e giornalista italiano. È stato docente universitario di Letteratura Comparata e di Lingua Italiana negli Stati Uniti. Si è anche occupato, in vari modi, di cinema.

E' diventato famoso anche come romanziere, il suo libro più famoso e più venduto è intitolato "Rosso Venezianopubblicato nel 1959 dalla casa editrice romana Colombo. La storia presenta intrecci di vicende di molti personaggi, ma i protagonisti si possono individuare in quelli appartenenti a due famiglie veneziane, i Partibon e i Fassola, amiche di vecchia date ma divise da inconciliabili diversità.

Negli anni giovanili (fra il 1932 e il 1942) collabora con alcune riviste culturali, nei primi anni trenta collabora con il fratello Francesco ai suoi esordi nel cinema scrivendo alcuni soggettiNel corso della sua lunga carriera accademica, Pasinetti firma una cospicua produzione saggistica.

Tra i diversi riconoscimenti letterari ricevuti, ricordiamo il premio del National Institute of Arts and Letters di New York, il premio Scanno (1979), il premio Amelia (1992), il premio Pisa (1993), il premio Ecureuil de Littérature Etrangère (assegnatogli nel 1996 dal salone del libro di Bordeaux), il Premio alla Venezianità del Bistrot de Venise (2004).

Step 20 - I colori della moda

Per quanto riguarda il rapporto tra il colore rosso veneziano e la moda, è interessante analizzare questi due esempi:

Capispalla "Rosso Veneziano"
Collezione "moz|aiko" 2015 - 2016 dell'abbigliamento online di Sinergy Fashion Group.

Sinergy Fashion Group Srl è un'azienda specializzata nella prototipazione rapida di abbigliamento di tipo outerwear, con e senza imbottitura in piuma d'oca. In particolar modo il know-how di Sinergy le permette di realizzare qualsiasi tipo di capo, anche quello più complesso, per uomo, donna e bambino.



"Sandalo gioiello" di Loriblu
Collezione 2013 in occasione della Venezia Fashion Night

La magia di Venezia, del Cinema, del Lido, hanno ispirato l’ultima creazione di Loriblu, uno spettacolare sandalo gioiello realizzato con preziosi Cristalli Swarovski.

Le calli, le gondole, le sue vie ricche di fascino senza tempo diventano protagonisti di questo spettacolare sandalo con il tacco, il plateau ed il sottopiede in perfetto rosso veneziano.

Sono il celeste dei listini, totalmente ricoperti da cristalli e l’oro a regalargli la delicatezza della laguna.
Il piede, fin sopra la caviglia, è fasciato da listini che ricordano i colori e le onde del mare, mentre il tacco è sovrastato dal simbolo forse più celebre di Venezia, un leone alato in oro. Nel sottopiede è disegnato il profilo di una gondola, impreziosito da alcuni piccoli cristalli Swarovski. Il sandalo gioiello, realizzato in esemplare unico, è disponibile su richiesta.

mercoledì 7 dicembre 2016

Step 19 - Anatomia del colore



Rosso Veneziano. 
Caldo, luminoso, avvolgente. 

Figlio del rosso. 
Fratello del cremisi e dello scarlatto.

Amore, passione, calore. 
Violenza, sangue, rabbia.

Si trova nel tramonto, nel fuoco,
nella politica, nella rivoluzione,
nell'erotismo,
nell'arredamento. 
Si trova sulle pareti, sulle tende e sui pantaloni di Topolino;
nei capelli di streghe e prostitute del '700.
Si trova sulle coccinelle, nelle tinte e nei rossetti, 
nei quadri, nelle pubblicità e negli affreschi di Tiziano e Raffaello.
Si trova al cinema, in cucina, nelle canzoni. 
Si trova sulle vesti, sui mantelli, sui "chermes" e sulla seta.
Si trova anche col nome #c80815 o come Fe2O3 x H2O.

Si trova a Venezia, la sua città natale.

Rosso Veneziano.
La sfumatura di rosso che non conosci ma che fa parte della tua vita.
Il colore che non pronunci mai ma che c'è ed esiste; spesso è il colore di qualcosa 
che tu chiami semplicemente "rosso". Lui lo sa, ci è abituato e perciò non si offende.

Rosso Veneziano. 
Caldo, luminoso, avvolgente.

Non è un semplice "rosso".